MOLTO TEMPO mi richiede osservare una immagine di Sergio Toppi. Mi perdo nell’osservare le texture. Sono sorprendenti perché, con la sua tecnica, sono imprevedibili. Una serie di segni segue una direzione ed una logica, molto diversa dai segni accanto. Inaspettatamente sono roccia, capelli, archiettura, natura, alberi o foglie. Probabilmente Toppi si divertiva, pensava, mentre riempiva le superfici, per dare profondità. Forse una prima campitura ne ispirava un’altra, influenzavano la scelta di una terza. Non l’ho ancora capito. Guardo e riguardo.
Anche i soggetti di Toppi si sommano. C’è un personaggio in primo piano, uno in sfondo, non seguono una regola prospettica ma narrativa. Forse il primo personaggio ispira lo sfondo, un altro personaggio. Si accalcano, si sovrappongono.
POCO TEMPO per capire l’azione e la scena del film che fluisce nelle pagine dei fumetti di Corto Maltese. Hugo Pratt crea i frame del film con pochi tratti veloci, rendono l’idea, hanno uno stile, la narrazione è lo scopo e raccontare, non farsi guardare. Anche i testi sono rapidi, le battute in poche parole. Rimandi, riferimenti, richiami da cercare.
SUBITO guardi le quattro vignette dei Peanuts di Charles Schultz, riconosci i personaggi che già ti fanno immaginare l’argomento; leggi l’introduzione all’argomento, nell’ultima c’è la morale; qualche volta c’è uno sfondo, se serve; qualcuna è colorata.
Il tempo di scrittura ed il tempo di lettura dipendono dal carattere dell’autore, dall’uso del racconto per cui è destinata l’illustrazione. Ho un tempo di scrittura ne troppo breve ne troppo lungo. Mi piace stare su qualche dettaglio ma non ci rimango troppo. Vorrei essere autore di comunicazioni che si leggono facilmente e velocemente.
esc 